Ddl Lorenzin approvato dal Senato
“Oggi nasce la Fnopi, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, il più grande ordine professionale italiano per numero di iscritti. Un traguardo per il quale gli infermieri hanno corso per oltre dieci anni, che conferma la crescita della professione e rende giustizia agli oltre 447mila professionisti che ogni giorno si dedicano all’assistenza dei più fragili e ai bisogni di salute delle persone”. Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli infermieri, ancora oggi Ipasvi, ma tra poco, appunto, Fnopi, sottolinea con estrema emozione la conversione in legge del Ddl Lorenzin, una legge che per gli infermieri apre le porte di una nuova era.
“Oggi è una giornata storica per gli infermieri – conferma Mangiacavalli – professionisti laureati e internazionalmente riconosciuti come pilastri dell’assistenza. Ora, al pari di tutte le altre professioni intellettuali, per loro ci sarà una tutela ordinistica che favorirà non solo i professionisti, ma anche per gli stessi cittadini, offrendo armi efficaci ad esempio contro l’abusivismo, che infanga l’operato di centinaia di migliaia di professionisti e pone a rischio la salute degli assistiti”.
L’elemento forte della trasformazione dei collegi in ordini è la tutela dell’assistito che si ottiene vigilando affinché l’iscritto abbia titolo al contatto diretto con lui, anche in caso con l’esercizio della magistratura interna. Quindi il controllo sui comportamenti deontologici e professionali: si lavora per una sorta di accreditamento periodico anche in termini di competenza dei professionisti. Non basta essere iscritto all’ordine se poi l’iscrizione diventa un mero titolo di cui fregiarsi senza rivedere preparazione, formazione e competenza. Va introdotto un percorso di accreditamento periodico professionale e continuativo che gli ordini posso a pieno titolo verificare.
“La differenza la faranno i codici deontologici – prosegue Mangiacavalli – che anche grazie alla nuova legge acquisteranno maggiore rilevanza anche per il peso e le potenzialità che i nuovi ordini avranno dal punto di vista del controllo e della loro applicazione e potranno essere aggiornati con maggiore e più regolare frequenza. La differenza la farà l’organizzazione a livello locale che la legge rende elastica prevedendo, anche grazie ai decreti attuativi che ora il ministero della Salute dovrà predisporre con la collaborazioni di tutte le professioni, norme che non ingesseranno più la gestione e l’organizzazione dei professionisti sul territorio come oggi accade”.