Ministero della Salute – Diffusione di foto e video
Diffusione di foto e video da parte di esercenti le professioni sanitarie realizzati all’interno di strutture sanitarie.
Il Ministero della salute ha trasmesso una nota con la quale si evidenziava la problematica in merito alla pubblicazione di fotografie e selfies sui social networks scattate da parte di professionisti sanitari durante l’esercizio della propria attività lavorativa.
La nota e’ la seguente:
“Sono ormai frequenti le notizie di stampa che segnalano il dilagare del fenomeno della pubblicazione di fotografie e selfies sui social networks scattate da parte di professionisti sanitari durante l’esercizio dell’attività lavorativa presso le corsie di ospedali o sale operatorie in strutture pubbliche e/o private, fino a sfociare in alcuni casi nella violazione della privacy del paziente.
La questione è da tempo all’attenzione di questa Direzione generale che, in casi specifici, si è attivata prontamente, chiedendo agli Ordini e Collegi interessati opportuni chiarimenti in ordine ai fatti accaduti.
Si ritiene opportuno richiamare codesti Enti ad una riflessione circa le conseguenze, che possono sfociare dall’uso improprio dei social networks in un ambito delicato come quello sanitario.
Difatti in tale contesto le attività cliniche sono oggetto di spettacolarizzazione e mettono a rischio il rispetto della privacy del paziente, compromettendo l’immagine degli stessi sanitari, oltreché il rapporto di fiducia tra paziente e il sistema sanitario nel suo complesso.
Si evidenzia, pertanto, la necessità di contrastare siffatti avvenimenti che, in alcuni casi, avvengono anche per sottovalutazione dello stesso professionista sanitario.
Al fine di scongiurare o, quanto meno, arginare il verificarsi di tali fatti, si chiede a codesti Enti di farsi parte attiva attraverso l’invio di specifiche raccomandazioni agli Ordini e Collegi professionali nelle quali si evidenzi la problematica sopra esposta e si sottolinei la necessità del rispetto dell’etica professionale.”
Condividendo pienamente le considerazioni espresse dal Ministero si rammenta che l’infermiere è tenuto a rispettare la normativa di cui al D.Lvo 196/20013 relativa al Codice in materia dei dati personali (Privacy). Si sottolinea altresì che il Codice deontologico dell’infermiere, in vari articoli, dispone il rispetto dei diritti del paziente anche in quanto per-sona con particolare riferimento alla tutela della riservatezza e della dignità dell’individuo.
Nella certezza che i comportamenti su descritti coinvolgono un numero minimo di professionisti infermieri a fronte di una maggioranza che svolge giornalmente, con capacità e competenza, il proprio lavoro, vogliamo rendere nota agli iscritti la problematica evidenziata per vigilare sul rispetto della deontologia professionale.